In piena estate, quando il caldo è insopportabile e sentirsi stanchi e spossati è piuttosto comune non c’è niente di meglio che un gustoso e fresco estratto di frutta. Spesso anche uscire per una passeggiata può essere spossante, soprattutto nelle ore più calde che sono poi quelle in cui si desidera uno spezza fame a base di frutta fresca. È anche per questo motivo i macchinari per realizzare homemade queste bevande vanno davvero a ruba.
Naturalmente ne esistono di tante tipologie diverse ma con qualche breve ragguaglio sarete in grado di acquistare il macchinario ideale. Il primo elemento da studiare prima dell’acquisto è senza ombra di dubbio il motore. Su EstrattorieCentrifughe.com potete trovare le recensioni di quelli più utilizzati.
Quelli attualmente in commercio raggiungono i 40-80 giri/min, limite entro il quale si ottiene il miglior rendimento e rapporto resa/bontà del succo. Gli enzimi e le proprietà nutritive, come noto, bruciano intorno ai 50 gradi ma con gli estrattori queste temperature non vengono mai raggiunte. Questo numero di giri però viene considerato ideale perché rilasciano meno polpa nel succo.
Il secondo aspetto da osservare sono le coclee. Inizialmente erano orizzontali, ora sono verticali. La differenza tra le due è che le prime, abbinate ad altri filtri, permettono anche di triturare frutta morbida, cosa impossibile per estrattori che non li impiegano. Gli estrattori di succo a freddo di ultima generazione presentano invece coclee verticali, molto più comode in cucina, meno ingombranti e dal design più moderno.
Rispetto alle coclee orizzontali sono leggermente più scomode da pulire, ma è uno svantaggio ripagato dal poco spazio occupato. Le verticali, però, non sono ideali per chi vuole assumere grandi quantità di succhi verdi, a causa di una resa non ottima con le verdure a foglia, per le quali si comportano meglio le coclee orizzontali. La scelta, insomma, è questione di gusto: chi ama le foglie verdi dovrà comprarne uno con clocee verticali, in tutti gli altri casi e indifferente.
Quanto ai filtri ne esistono di due tipi: il filtro classico e quello in Ultem o Tritan, materiali simili al classico in plastica, ma ben più resistenti. I primi, che sono anche i più comuni, permettono l’ottenimento di un succo più buono, ma sono più soggetti a rottura. Riguardo le bocche, invece, già a partire dal 2014 sono entrati nel mercato estrattori di succo professionali, quelli per intenderci a bocche larghe, che permettono di inserire la frutta o la verdura senza doverla tagliare a pezzi più piccoli.
Solitamente questo tipo di estrattori non sono ad uso domestico, ma come detto prima professionale, come in bar, hotel o ristorante. Fate bene attenzione, non si consiglia l’uso di questi per più di 20-30 minuti consecutivi, per evitare il rischio surriscaldamento. Il loro costo, naturalmente, è notevolmente più alto e in linea di massima sono consigliati solo per chi ha poco tempo e deve cercare di accelerate la preparazione come appunto nel caso dei locali.
In tutte le altre circostanze, gli estrattori a bocca piccola sono più economici e non hanno particolari svantaggi se non quello di dover tagliare la frutta in pezzi più piccoli.