Negli ultimi due anni la maggior parte delle case automobilistiche ha proposto vetture ecologiche e sostenibili, elettriche o con sistemi ibridi di alimentazione. L’offerta oggi è quindi molto ampia, anche perché già questo mercato proponeva una lunga serie di proposte particolarmente interessanti. Possiamo però evidenziare all’interno di tale panorama alcuni modelli che risultano più interessanti di altri, per scelte tecnologiche, autonomia o estetica.
Le migliori auto ecologiche del 2022
Dobbiamo chiarire comunque che stilare una classifica delle migliori auto ecologiche non è semplice; o meglio, nessuna classifica può dirsi completa o esaustiva, anche perché quando si sceglie l’auto da acquistare ognuno ha le proprie predilezioni e necessità, cosa che porta ovviamente a prediligere modelli differenti tra di loro.
Dal punto di vista del costo non eccessivo e della praticità di utilizzo, in città la Smart Fortwo e la FIAT 500 elettrica sono sicuramente le più interessanti auto ecologiche del momento; chi invece desidera un SUV aggressivo sicuramente apprezzerà la nuova proposta di Toyota, la bZ4X full elettrica.
La proposta di vetture elettriche ibride plug-in con un certo stile, eleganti e piacevoli da guidare, non può dimenticare i vari modelli proposti da Tesla, cui però fanno concorrenza alcune nuove proposte: la Ioniq 6, la proposta di Hyundai per chi ama le tre volumi con un design stiloso, la Audi Q4 e-tron o la Ford Mustang Mach-E.
Particolarmente interessante è anche la linea ID proposta da Volkswagen, a partire da ID.Buzz, che ci riporta ai furgoncini degli anni ’60, rivisitati e corretti in chiave contemporanea.
Una questione di prezzo
Quando si decide di passare a una versione meno inquinante spesso ci si trova a fare i conti con il prezzo delle nuove auto elettriche o ibride plug-in. In effetti è proprio il costo elevato di questi modelli a frenarne la diffusione: anche le utilitarie in versione ecologica hanno un costo importante.
Nel nostro Paese la diffusione di vetture ecologiche sta aumentando, ma in maniera decisamente molto lenta, nel 2022 si parla di una quota di mercato vicina al 4%. Numeri quindi ancora molto bassi, causati non solo dai prezzi elevati, ma da alcune perplessità non sempre motivate.
Purtroppo dobbiamo anche segnalare che la perplessità maggiore è quella riguardante le ricariche. In effetti visto che in media un italiano percorre meno di 15.000 km all’anno, quindi circa 50 km al giorno, la necessità di ricaricare l’auto elettrica non ci dovrebbe preoccupare. E invece sono ancora moltissimi coloro che temono di restare imbottigliati nel traffico con la vettura a secco di energia.
Come spendere meno
Esistono poi anche soluzioni alternative, che consentono di guidare ogni giorno l’auto ecologica senza dover anticipare somme astronomiche. È infatti già possibile reperire modelli elettrici o plug-in di seconda mano, o a km zero. Chiaramente, in questo modo, il costo iniziale del veicolo viene fortemente diminuito. Oppure si può decidere per il noleggio a lungo termine, visto che diverse auto ecologiche sono presenti in alcuni dei cataloghi delle società che propongono questo tipo di offerta.
Per quanto riguarda il noleggio a lungo termine di auto ecologiche/elettriche, invece, è necessario affidarsi a realtà solide come quella di Finrent, leader in Italia nel settore del NLT da anni ormai. Questo permette non solo di avere maggiore sicurezza nella scelta del veicolo, ma anche di avere a disposizione una gamma vasta di automobili ecologiche, cosa che permette a chiunque di trovare l’auto perfetta per le proprie esigenze.
Elettrica, ibrida, plug-in
La ridotta diffusione di veicoli ecologici in Italia è correlata anche a una scarsa conoscenza di ciò che propone il mercato. In effetti l’auto con il classico motore termico è in circolazione da diversi decenni, mentre le versioni meno impattanti dal punto di vista ecologico sono per molti delle vere e proprie novità.
Un’auto può dirsi elettrica quando è munita esclusivamente di un motore elettrico, che funziona grazie all’energia immagazzinata in una batteria. Un’auto ibrida invece possiede un motore elettrico, con una batteria più o meno capiente, e un motore termico tradizionale. Già qui la confusione aumenta perché ci sono vetture full hybrid e mild hybrid.
Nel primo caso il motore elettrico entra in funzione autonomamente, per “aiutare” quello termico; non è però possibile percorrere ampi tragitti con il solo motore elettrico. Le vetture mild hybrid hanno un piccolo motore elettrico, che offre supporto in specifiche situazioni. La batteria si carica con l’energia residua prodotta dal motore termico.
Le vetture ibride plug-in
Una vettura ibrida plug-in possiede un motore elettrico in grado di fungere da unica trazione per il veicolo per alcune decine di chilometri, in genere tra i 50 e i 100. Oltre a questo possiede anche un motore tradizionale termico.
La batteria si può ricaricare alle classiche colonnine; un’auto plug-in permette di viaggiare in modalità completamente elettrica, contrariamente a quanto avviene con altri modelli ibridi.